
Circoncisione: come affrontare la prima notte dopo l’operazione
La circoncisione è un intervento chirurgico comune in cui il prepuzio viene rimosso dal glande del pene. Questo procedimento può essere eseguito per motivi religiosi, culturali o medici, come per il trattamento di alcune patologie come ad esempio la fimosi o il lichen.
Poichè nella quasi totalità dei casi l’intervento è un intervento ambulatoriale 4 sono i problemi che il paziente deve gestire da solo durante la prima notte.
Il primo problema è come fare la pipì senza inzuppare la garza. La garza che avvolge il pene operato lascia libero il glande per permettere la fuoriuscita dell’urina. Può succedere che a seguito delle erezioni notturne o per altre ragioni la medicazione scivoli in avanti e vada a coprire il meato urinario.
In questi casi si cercherà di retrarre delicatamente la garza all’indietro scoprendo il buchetto. In genere è inevitabile che alcune gocce di urina bagnino le garze, tuttavia anche se si dovesse bagnare con l’urina, questo in genere è solo un fastidio nella gestione post-operatoria della circoncisione da sopportare fino al mattino successivo quando la garza verrà cambiata.
Il dolore è uno di quei sintomi che spesso spaventano i pazienti e che lo portano a ritardare la decisione di farsi operare. In realtà, poiché l’intervento viene eseguito con una anestesia locale, raramente è un problema perché l’effetto analgesico dura per molte ore dopo l’intervento chirurgico. Per quei pochi casi nei quali il dolore dovesse presentarsi, l’assunzione di un semplice analgesico è in genere in grado di dominare la situazione.
Nei casi in cui la somministrazione di un analgesico non è sufficiente è consigliabile contattare il medico.
Il sanguinamento post-circoncisione è un’altra complicanza possibile. Se il sanguinamento è leggero, può essere normale, ma se diventa abbondante o non si ferma, è necessario contattare immediatamente il proprio medico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario aggiungere alcuni punti di sutura o applicare una medicazione compressiva per fermare il sanguinamento. Questo è un evento molto raro e nell’attesa di raggiungere il chirurgo la situazione può essere tamponata stringendo il pene con tutta la mano.
Infine, il quarto aspetto da gestire del paziente è l’eventuale febbre. Anche questo è un evento molto raro ed in genere si risolve con la somministrazone di una antipiretico. Se la febbre è alta o persistente, è importante contattare il chirurgo operatore per escludere altri tipi di complicazioni.
Per quanto riguarda il ghiaccio da appoggiare sulla parte operata va usato raramente, nei casi indicati dal medico, con molta attenzione e solo per pochi minuti alternadolo a periodi di non meno 45 minuti senza ghiaccio.
Il paziente, infatti, avendo fatto una anestesia locale non ha la percezione del freddo e quindi può andare incontro a delle ustioni anche gravi della cute e del glande che complicano l’intervento chirugico. È questa una complicazione a cui si può andare incontro se si tiene il ghiaccio per oltre 10 -15 minuti o se addirittura ci si addormenta con il ghiaccio sopra la parte operata.
Il dottor Giuseppe La Pera è un esperto in urologia e andrologia che può fornire consigli e trattamenti personalizzati per la circoncisione e per la sua gestione post operatoria
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